La didattica a distanza e gli studenti con DSA e BES: consigli e strategie per genitori ed insegnanti

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Con la nota 388 del 17 marzo 2020 del ministero dell’Istruzione, con oggetto “Emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus. Prime indicazioni operative per le attività didattiche a distanza”, il mondo della scuola è certamente stato sottoposto a un enorme cambiamento. Esso ha portato con sé numerose difficoltà, ma allo stesso tempo ha aperto le porte ad altrettante opportunità di crescita.  

Nella nota si specificano alcune forme di didattica alternativa come, ad esempio, “il collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso videoconferenze, videolezioni, chat di gruppo; la trasmissione di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme digitali e l’impiego di registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla didattica”.

MA CHE RISVOLTI HANNO QUESTE NUOVE MODALITA’ PER BAMBINI E RAGAZZI CON DSA, ADHD E ALTRI BES? IN CHE MODO E’ POSSIBILE MANTENERE UNA DIDATTICA PERSONALIZZATA TRAMITE L’INTERAZIONE INDIRETTA VIA INTERNET?

Partendo proprio dalla scuola, alcuni consigli utili per gli insegnanti potrebbero essere i seguenti: 

  1. mantenere costante la comunicazione tra i docenti in maniera tale che si possano organizzare in anticipo videolezioni, verifiche, e ogni tipo di interazione con gli alunni, predisponendo, laddove possibile, un orario simile a quello adottato in classe garantendone continuità; 
  2. assicurare la sostenibilità della lezione a distanza privilegiando lezioni di massimo 30 minuti; 
  3. assicurarsi che si mantenga un certo equilibrio tra tutte le materie; 
  4. organizzarsi, sempre di concerto con gli altri docenti, circa l’utilizzo di un’unica piattaforma online così che gli alunni sappiano di trovare tutto all’interno della stessa;
  5. prediligere, all’assegnazione dei compiti, l’interazione diretta con gli alunni così che possano sentirsi protagonisti attivi della loro formazione, seppure a distanza; 
  6. nell’assegnazione dei compiti, riservare particolare attenzione nella compilazione del registro elettronico, cosicché questo risulti essere il più chiaro possibile e contenga tutte le indicazioni necessarie agli alunni (su quali piattaforme muoversi, quali scadenze rispettare ecc.); 
  7. continuare a promuovere l’interazione tra gli alunni stessi, in piccoli gruppi, tramite l’utilizzo di piattaforme come Skype e WhatsApp. 
  8. tenere sempre presente l’utilizzo di materiale didattico personalizzato che sia consono alle indicazioni dei PDP, così come adottati nel contesto classe, in modo da agevolare gli alunni con difficoltà nella costruzione e fruizione di strumenti compensativi e, altresì, continuare ad attuare le stesse misure dispensative previste;
  9. mantenere sempre la valorizzazione degli stili di apprendimento. 


COME LE FAMIGLIE POSSONO SUPPORTARE I RAGAZZI IN QUESTO NUOVO ORIZZONTE DELL’APPRENDIMENTO?

Per quanto riguarda le famiglie, che oggi, come non mai, si ritrovano a interfacciarsi con strumenti come il PDP e a comprenderne l’essenza, l’attenzione si sposta essenzialmente sulla gestione dei tempi legati alla didattica durante l’arco di un’intera giornata vissuta all’interno della propria abitazione. A tal fine è utile: 

  1. pianificare la giornata mantenendo una routine ben scandita (sveglia, colazione, videolezioni, pranzo, ecc. ecc.) e fare in modo che tale organizzazione sia sempre ben visibile in casa (ad es. realizzare un semplice cartellone con la scansione dei tempi e appenderlo su una parete); 
  2. definire in anticipo il tempo da dedicare allo svolgimento dei compiti e le relative pause che, durante questo lasso di tempo possono essere effettuate delle pause, in relazione a quelle che sono le esigenze specifiche del proprio figlio (in linea generale è bene che le sessioni di attività non superino i 40/45 minuti e che possano essere fatte delle pause di 10/15 min); 
  3. supportare il proprio figlio soprattutto nella lettura, così da alleggerire il carico cognitivo dedicato allo studio.
  4. promuovere e valorizzare l’utilizzo della tecnologia come strumento compensativo, la ricerca di piattaforme e strumenti che possano risultare utili alle proprie esigenze anche quando la didattica a distanza non sarà più necessaria.

E’ opportuno specificare che i consigli e le indicazioni sin qui fornite, sono assolutamente di carattere generale. La personalizzazione della didattica, degli strumenti e della gestione generale di tutto ciò che ne concerne, resta un elemento fondamentale. 

A tal proposito, abbiamo deciso di mettere a disposizione di tutti i genitori e di tutti gli insegnanti che ritenessero di averne necessità, un numero gratuito che è possibile consultare tramite una semplice telefonata o videochiamata nella quale si avrà modo di confrontarsi con uno dei nostri professionisti. 

Autore: dottoressa Carmela Fello
Psicologa – Tutor DSA e BES


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